venerdì , 19 aprile 2024
Home » Guida all'ascolto » Il Bolero di Ravel. Il Bolero per antonomasia

Il Bolero di Ravel. Il Bolero per antonomasia

Cellula ritmica del Bolero

Il famosissimo Bolero venne composto da Maurice Ravel nel 1928 come una musica perballetto, divenuta poi celebre anche come pezzo concertistico. È sicuramente il più celebre bolero mai composto. Basta dire il nome che ci si ricollega subito a Ravel.

Ravel, Bolero, cellula ritmicaLa composizione fu commissionata da Ida Rubinstein, una ballerina russa. Ravel era deciso a non scrivere più balletti dopo la rottura con  Sergej Diaghilev , massima autorità a Parigi in quegli anni come direttore artistico nonché fondatore dei famosi Ballets Russes. Tuttaviacedendo alle insistenze Ravel decise di orchestrare un pezzo del compositore spagnolo Isaac Albéniz, ‘Iberia’, ma gli eredi del grande compositore spagnolo non acconsentirono a nessuna trascrizione di pezzi del maestro.

Fu a questo punto che Ravel compose  ex novo un pezzo a tempo di bolero, scegliendo dunque un brano dal carattere tipicamente spagnolo.

Il Bolero andò in scena allOpéra di Parigi il 22 novembre 1928, diretto da Walter Straram con le coreografie di Bronislava Nijinska. Il balletto, pur molto innovativo e provocatorio, ottenne un clamoroso successo. La prima esecuzione come brano concertistico avvenne invece l’11 gennaio 1930 e fu eseguita sotto la direzione dello stesso Ravel.

L’organico che il pezzo richiede consta di 2 flauti (il 2° anche 2° ottavino), ottavino, 2 oboi(il 2° anche oboe d’amore), corno inglese, clarinetto piccolo in mi♭, 2 clarinetti in si♭,clarinetto basso, 2 fagotti, controfagotto, 4 corni, tromba piccola in re, 3 trombe, 3tromboni, basso tuba, 3 saxofoni (sopranino, soprano e tenore), timpani, 2 tamburi, gong,piatti e tam-tam, celesta, arpa e archi

Il brano è strutturato dalla ripetizione di due temi principali A e B, di 18 battuteciascuno, proposti da strumenti diversi. I temi si inseriscono sull’accompagnamento ritmico continuo del tamburo, e sull’accompagnamento armonico, spesso proposto in maniera accordale. La successione delle ripetizioni è disposta in un graduale e continuo crescendo, dal pianissimo iniziale fino al maestoso finale, per un totale di 18 sequenze musicali(nove ripetizioni del tema A e nove del tema B).

Il brano rimane sempre nella tonalità di do maggiore, sebbene nel tema B siano presenti elementi tensivi dominanti come il SIb che lo differenziano dal tema A diatonico, tranne una breve modulazione in mi maggiore nell’ultima sequenza che apre alla cadenza finale. Man mano che cambiano i temi vengono inseriti strumenti al fine di curare il timbro e nello stesso tempo per sottolineare uno stato di confusione, tanto che nella parte finale gli strumenti sono tanti da alterare il riconoscimento del ritmo e delle note.

Ecco lo schema dei temi e degli strumenti che li espongono:

Tema A, flauto

Tema A, clarinetto

Tema B, fagotto

Tema B, clarinetto piccolo

Tema A, oboe

Tema A, tromba e flauto

Tema B, sax tenore

Tema B, sax soprano

Tema A, celesta, ottavini, corno

Tema A, clarinetti, oboi

Tema B, trombone

Tema B, fiati

Tema A, violini e fiati

Tema A, violini, fiati e sax tenore

Tema B, violini e fiati

Tema B, violini e fiati

Tema A, archi e fiati

Tema B, archi e fiati

Link per la partitura : Bolero – IMSLP

(Credits: foto Kokin; video orso1149)

Chiara Pisati

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *

*