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Marie Claire Alain. Ad memoriam, a sei mesi dalla scomparsa di una delle più grandi organiste

Marie Claire AlainMarie-Claire Alain (Saint-Germain-en-Laye, 10 agosto 1926 – Le Pecq, 26 febbraio 2013) è stata un’organista, clavicembalista e compositrice francese conosciuta per l’altissimo livello delle sue esecuzioni.

La Alain nasce in un’importante famiglia di musicisti: il padre Albert è compositore, organista ed organaro; il fratello Jehan è uno dei più importanti compositori della sua generazione e grande organista; la sorella Marie-Odile è pure organista, mentre Oliver è pianista, organista, compositore e musicologo.

Da bambina non dimostra particolare predilezione per l’organo, ma sotto la guida del fratello Jehan mostrerà un talento precoce che la porterà a sostituire il padre all’organo di Saint-Germain-en-Laye fin dalla giovane età di 12 anni. Viene segnata da numerose tragedie: nel 1937 la sorella muore, e nel 1940 accadrà lo stesso per il fratello amatissimo Jehan. Nel 1950 si sposa con Jacques Gommier e dall’unione nasceranno Aurélie e Benoît, venuto mancare nel 2010, dopo che nel 1992 era rimasta vedova.

Nel 1944 entra al Conservatorio di Parigi seguendo dapprima i corsi di Maurice Duruflé; successivamente, studierà nella prestigiosa classe di Marcel Dupré, dove avrà come compagni di corso alcuni dei più importanti organisti della scuola francese del Novecento. Durante gli studi, ottiene quattro Premiers prix (organo, improvvisazione, armonia, fuga).

Nel 1950 debutta a Parigi e, dopo i primi concerti, riceve vari riconoscimenti internazionali, come il Premio Bach nel 1951. Nel frattempo prosegue il perfezionamento, studiando con Gaston Litaize e André Marcha. È del 1954 il suo primo disco con opere inedite di Johann Sebastian Bach. L’attività concertistica l’ha portata a tenere almeno 3.000 concerti in tutti i continenti; nuemrossime anche le incisioni, quasi 300 album.

Le sua capacità indiscusse e la tecnica portentosa le permettava di avere un repertorio che spaziava dal Cinquecento fino al primo ‘900 e annovera le integrali, tra gli altri, di J. S. Bach , Buxtehude, Bruhns, F. Couperin, Grigny, Pachelbel, Mendelssohn, Franck , nonchè del fratello Jehan, senza scordare opere di Liszt, Duruflé e Messiaen… Oltrettutto la sua memoria gli permetteva di eseguire interi concerti completamente senza utilizzare partiture.

Ha ottenuto onorificenze, premi e riconoscimenti senza numero e 6 lauree Honoris causae[Colorado State University, Fort Collins (1971); Southern Methodist University of Dallas (1976); Accademia Sibelius, Helsinki (1998); Boston Conservatory (1999); McGill University, Montréal (2001); Johns Hopkins University, Baltimore (maggio 2006)].

Continuatrice, nell‘insegnamento, della grande scuola d’organo francese del ‘900, ha tenuto corsi in conservatori francesi e di altri paesi del mondo. All’Accademia di Haarlem dal 1956 al 1970, assieme a Luigi Ferdinando Tagliavini, Anton Heiller e Gustav Leonhardt, ha fortemente contribuito alla riscoperta e all’affermazione della prassi esecutiva organistica barocca. Ha fondato l’accademia Johann Sebastian Bach a Saint-Donat e ha tenuto corsi aRomainmôtier sull’organo costruito dal padre. Ha collaborato a lungo al St. Albans International Organ Festival. Tra i suoi più importanti allievi, spiccano importanti organisti come Guy Bovet, Daniel Roth, Wolfgang Rübsam, Olivier Vernet.

Dal 2010 ha interrotto l’attività concertistica, colpita dal morbo di Alzheimer. È scomparsa nella notte del 26 febbraio 2013 all’età di 86 anni, in una casa di riposo di Le Pecq, vicino a Parigi.

La superba e sublime interpretazione della Toccata BWV 540 in fa maggiore di J S Bach

(credits: foto Politiken.dk – polfoto;  video Counterpoint85)

Chiara Pisati

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