sabato , 27 luglio 2024

Uto Ughi

Uto UghiUto Ughi,  nome d’arte di Bruto Diodato Emilio Ughi, è nato a Busto Arsizio il 21 gennaio 1944

Fin dall’età di 6/7 anni, come afferma lui stesso inizia e  si appassiona allo studio della musica presso la scuola di musica Giovanni Battista Pergolesi a Varese sotto la guida di Ariodante Coggi, debuttando a soli sette anni al Teatro Lirico di Milano e  imponendosi subito all’attenzione della critica e del pubblico come uno straordinario talento. Già a dodici anni Uto Ughi veniva considerato un artista tecnicamente ed espressivamente maturo. È considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana ed è fra i massimi interpreti contemporanei.

Ha studiato con George Enescu a Parigi e Corrado Romano a Ginevra e all’Accademia Chigiana di Siena e in seguito ha proseguito gli studi con Riccardo Brengola, incontrando nel ricco ambiente culturale senese Andrés Segovia e Pablo Casals.

Uto Ughi ha avuto e prosegue tuttora una prolifica attività concertistica sia in Italia che all’estero in numerose tournée, mentre non è un amante delle sale di incisione, ed è anche un protagonista anche nell’animazione culturale: ha fondato e anima diversi festival, manifestazioni e rassegne musicali.

Il 4 settembre 1997 gli viene conferita l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica, per i suoi significativi meriti in campo artistico, mentre nell’aprile del 2002 riceve la Laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazioni. Fra le altre onorificenze ricevute da Uto Ughi, vi sono il titolo di Accademico di Santa Cecilia (1978), di Commendatore della Repubblica (18 febbraio 1981, conferitogli dal presidente Pertini) di Gran Ufficiale (2 giugno 1985). Tra i premi più significativi vinti da Uto Ughi vi sono il premio “Una vita per la musica – Leonard Berstein” (23 giugno 1997), il premio “Galileo 2000” (8 luglio 2003) ed il premio internazionale “Ostia Mare” di Roma (8 agosto 2003).

Tra i violini in possesso di Ughi, due strumenti sono oltremodo preziosi: lo Stradivari Van Houten-Kreutzer del 1701, appartenuto al violinista omonimo al quale Beethoven aveva dedicato la sonata in La maggiore op.47, ed il Guarneri del Gesù Cariplo-Hennel-Rosé del 1744, appartenuto ad Arthur Grumiaux. Ha posseduto anche lo Stradivari Sinsheimer-General Kyd-Perlman (1714) e i Guarneri Kortschak; ex-Wurlitzer (1739) e Ole Bull (1744).

Ecco il suo sito ufficiale : http://www.utoughi.com/

(Credits: foto soveratiamo video:Pjerit Delija)

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