sabato , 27 luglio 2024
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Alphorn – Corno delle Alpi. La voce delle montagne

Alphorn FestivalGrindelwald Alphorn Festival, Switzerland

Il Corno delle Alpi, o Corno Alpino  è uno strumento ‘ labrofono’ ossia il suono viene prodotto dalla vibrazione delle labbra, come in quasi tutti gli ottoni. Tuttavia il Corno delle Alpi non è un ottone, ma un corno naturale di legno dalla forma conica, con un’imboccatura di legno, ‘a tazza’ ed è usato dai montanari in Svizzera e in più in generale nei paesi alpini. Corni simili si ritrovano anche in altre parti di Europa, dalle Alpi Francesi ai Carpazi ed erano usati per comunicare.

Le origini sono molto antiche, anche se il più antico documento dove lo strumento viene chiaramente indicato con il nome di Alphorn è una pagina di un libro del 1527 conservato nella Abbazia Cistercense Sant’Urbano vicino a Pfaffnau, lo strumento nasce di certo molto prima.

Michael Praetorius  cita nel suo Syntagma Musicum uno strumento simile all’Alphorn col nome di  Hölzern Trummet (tromba in legno) .

Nei secoli 17°-19° fiorirono miti e leggende alpine e in essi si narra che strumenti simili all’Alphorn veniva usato fin dal Medioevo come strumento di comunicazione fra villaggi, segnando le tappe della vita comunitaria, talvolta sostituendo perfino le campane.  Non ci sono pervenuti strumenti antecedenti al 1400, quelli in nostro possesso sono più o meno simili all’Alphorn.

AlphornCome trasportare un Alphorn – Musicisti in Passau, Baviera

L’origine precisa dello strumento rimane non identificabile, e il fatto che strumenti simili potessero essere usati anche come strumento di comunicazione nelle valli, anche Europee, indica una lunga storia le cui origine si perdono, e che di centro non fu immune a influenze e modificazioni riguardo la costruzione e l’uso stesso.

Alphorn- dettaglio della campanaDettaglio della campana

 

Ma come è fatto un Corno delle Alpi? Lo strumento viene scolpito nel legno dolce, di solito abete rosso oppure pino. In passato il costruttore dello strumento cercava alberi ricurvi poiché lo strumento era un pezzo unico, oggi invece lo strumento viene costruito in più parti da assemblare e quindi la ‘curva’ naturale non è più Fondamentale.

Se considerassimo l’Alphorn uno strumento solo folcloristico, destinato a un pubblico di amatori montanari, ci sbaglieremmo, molti infatti sono i compositori di ogni epoca che affascinati dal timbro ora malinconico, ora potente, di certo profondo e avvolgente del corno delle alpi e dall’atmosfera che crea, lo hanno utilizzato in loro composizioni…eccone una breve rassegna:

 

Sinfonia Pastorella per Alphorn e Orchestra d’Archi (1755) di Leopold Mozart
Concerto per alphorn e orchestra (1970) di Jean Daetwyler
Concerto per alphorn No. 2 (con flauto, archi e percussioni) (1983) di  Daetwyler
Dialogo con la natura per alphorn, flauto e orchestra di Daetwyler
Concertino rustico (1977) di Ferenc Farkas
Begegnung per 3 alphorn e banda, by Kurt Gable.
Säumerweg-Blues fra le molte composizioni di Hans-Jürg Sommer
Messa per Alphorn e coro di Franz Schüssele
Wolf Music: Tapio per Alphorn e strumenti in eco (2003) di R. Murray Schafer
Molto probabilmente descritto come un ‘lituus’ in Sib: Cantata BWV 118 – O Jesu Christ, meins Lebens Licht di (Johann Sebastian Bach)

(Credits: foto1 Cristo Vlahos; foto2 High contrast; foto3 Raymondlafourchette; videoGrandmaison1700)

(Chiara Pisati)

 

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