L’incipit della Wanderer-Fantasie op.15 di Franz Schubert
La fantasia musicale, detta più comunemente fantasia, è una composizione che trae origine dall’improvvisazione. È libera, strutturata secondo la fantasia dell’autore, che non rientra nei canoni di nessuna altra forma musicale .
Le prime forme di fantasie musicali si riscontrano nel periodo tardo-rinascimentale e pre-barocco e per fare un esempio di un compositore di rilevanza del tempo citiamo niente meno che Girolamo Frescobaldi. All’epoca la fantasia era una forma contrappuntistica strumentale, affine al ricercare e alla canzona, in cui venivano presentati diversi temi in sequenza o alcuni a volte sovrapposti in contrappunto multiplo. In genere questi temi erano presentati a entrate a distanze arbitrarie: a diversi episodi con entrate lontane si alternavano altri episodi con entrate anche molto vicine, e questa sarà l’ispirazione dello ‘stretto’ della fuga. Frequenti sono anche i cambi di suddivisione, ad esempio binarie e ternarie alternate, come avviene sovente anche nella canzona.
Differente ruolo viene dato alla fantasia durante il barocco e più propriamente con Johann Sebastian Bach, che diede al genere della fantasia una dignità musicale decisamente superiore, rispetto all’idea di una composizione che non si voleva classificare sotto altre forme.
L’uso di comporre fantasie non perse assolutamente di importanza né nel periodo classico, né in quello romantico.
Da considerare anche che nel periodo romantico per fantasia si intende anche una composizione, per lo più pianistica, che ingloba dentro di sé temi popolari e tradizionali.
(Credits: Foto Pubblico dominio; video tnsnamesoralong)
Chiara Pisati