L’inno dei Primi Vespri di San Giovanni Battista, scritto in notazione quadrata su tetragramma Chi è abituato a leggere spartiti ben conosce il ‘pentagramma’ ovvero le 5 righe parallele dove vengono ‘alloggiate’ le note musicali a seconda della loro altezza. Ma le righe non sono sempre state 5. Oggi facciamo un accenno al ‘tetragramma’, cioè il rigo musicale composto da sole ... Continua a leggere »
Archivio della categoria: Capire la musica
Canto fermo Ambrosiano, tesoro della Chiesa milanese
Credo Ambrosiano La tradizione della Chiesa trasmette come ‘canto ufficiale’ il Gregoriano, di cui ci sono già alcune ‘puntate’ su questo sito. Ieri, avendo parlato dell’offerta formativa del PIAMS di Milano, che è una scuola specifica del canto ambrosiano, mi è venuta l’idea di farne un accenno. Il Cantus Firmus ambrosiano è parte assolutamente e integrante della liturgia del ... Continua a leggere »
Il neuma. Curiosando nel gregoriano, parte 3
Il neuma nel canto gregoriano è un segno della notazione musicale utilizzato a partire dal IX secolo e durante tutto il Medioevo, fino all’introduzione del pentagramma che sta ad indicare l’insieme di note che si trovano su una unica sillaba. Il neuma trascrive perciò una formula melodica e ritmica applicata ad una singola sillaba.what is swiss replica watches rolex day ... Continua a leggere »
Graduale Triplex. Curiosando nel gregoriano, parte 2
L’Alleluia Laudate pueri del Graduale Triplex. Al di sopra della notazione quadrata, in nero, la notazione metense, al di sotto, in rosso, la notazione sangallese. Il Graduale Triplex è un graduale, ossia un libro liturgico che contiene i canti della messa del repertoriogregoriano. Pubblicato per la prima volta nel 1979 ed è stato continuamente ristampato dall’Abbazia di Solesmes su mandato ufficiale della Chiesa cattolica. Il Graduale triplex ripropone i medesimi canti del ... Continua a leggere »
Liber Usualis. Curiosando nel gregoriano, parte 1
Con questo articolo inizia una serie di piccole ‘pillole’ riguardo la musica gregoriana: cercheremo di essere semplici e non troppo tecnici anche nell”uso dei termini, visto che si tratta di un argomento complesso! Il Liber usualis Missae et Officii, conosciuto più comunemente come Liber usualis, è un libro liturgico che contiene una raccolta di canti per lo più gregoriani. La prima ... Continua a leggere »
Ottava corta o Scavezza
Con ottava corta o scavezza si intende un antico metodo, oggi in disuso, di assegnare i tasti di alcuni strumenti a tastiera (clavicembalo, clavicordo, organo) al fine di dare allo strumento una maggiore estensione nel basso. In un’ottava corta la nota più bassa presente sulla tastiera è formalmente il mi, però, premendo quel tasto, si ottiene un do. Il tasto del fa♯ produce un ... Continua a leggere »
Gli intervalli
Intervalli musicali dal “più che diminuito” al “più che aumentato”, ottenibili senza modificare il 1° termine In musica si dice intervallo ladistanza tra due suoni. Tale distanza si può verificare tra due suoni prodotti consecutivamente, uno dopo l’altro, e allora lo chiameremo intervallomelodico o salto, mentre se i due suoni vengono prodotti simultaneamente, lo si chiameràintervallo armonico o bicordo. Un intervallo melodico si distingue per la direzione, ascendente odiscendente, nel primo caso ... Continua a leggere »
Musica in Sicilia, non solo scacciapensieri
La musica tradizionale siciliana è accompagnata da svariati strumenti, di cui alcuni più comuni, come, organetto, ciaramella, fisarmonica, chitarra battente e anche la zampogna. e altri assolutamente tipici. Vediamo insieme alcuni con le relative principali caratteristiche. Marranzano, detto anche più comunemente ‘scacciapensieri’, appartiene alla famiglia degliidiofoni a pizzico. Numerose sono le sue varianti fonetiche in Sicilia: a Palermo è detto Mariolu; a Catania, ... Continua a leggere »
La pausa
La pausa in musica rappresenta un preciso momento di silenzio. La scrittura musicale in occidente è il risultato di una lunga evoluzione storica che si può far risalire alle prime forme di indicazione adoperate dai monaci, per ‘fissare su carta’ le principali linee melodiche. Solo con l’Ars nova furono introdotti i primi essenziali valori musicali , ma ancora non si considerano le pause come parte effettiva integrante dinua partitura. ... Continua a leggere »
Contrappunto. Nota contro nota.
Nel linguaggio musicale, il termine contrappunto ha un duplice significato: 1) la presenza, in una composizione o in una sua parte, di linee melodiche indipendenti che si combinano secondo regole tramandate dalla tradizione musicale occidentale; 2) la parte della teoria musicale che studia queste regole. Nella musica contrappuntistica le diverse linee melodiche che sono affidate alle varie parti seguono per la maggior parte le regole dell’armonia, ma può accadere ... Continua a leggere »